Seguendo traiettorie sempre imprevedibili,. sfuggo ai controlli radar già non abito più qui.. Vivo da alieno nel mio mondo per necessità,. schermo le idee sotto tempeste di uniformità..
Dentro le arterie, flussi, caldi, di pensieri scivolano,. tra le pozzanghere del vuoto e nei riflessi, navigano,. non ci sei, non ci credo più,. non ci sei, non ci sarai mai.
Segui il suo sentiero giallo tra le dita. Morbida vertigine sui vuoti della vita. Nebbia calda e densa appesantisce il mio respiro. Prime luci del mattino resto ancora in giro.