Son tus manos de nieve suspiros de mares,. de tus labios de rosa, que me enloquecen. En tus senos la luna, tu frente mojada,. una flor escondida en muros de seda..
Quella sua maglietta fina. Tanto stretta al punto che. Mi immaginavo tutto. E quell'aria da bambina. E non glielo detto mai. Io ci andavo matto. E chiare sere d'estate.
Me ne vado nella notte logorando strade. han lavato il cielo ed ora è ad asciugar sui muri. come quando i miei si vomitavano parole. ed allora mi mandavano a giocare fuori....
Cosa ho fatto. nella testa una musica. che mi far diventar matto. una macchina prima per poco. non mi ha messo sotto. l'avesse fatto almeno finiva tutto....
è domenica mattina. si è svegliato già il mercato. in licenza son tornato e sono qua. per comprarmi dei blue jeans. al posto di questa divisa. e stasera poi le faccio una sorpresa.
Quanto è tardi e qui a casa mia. lei non chiama più.... è un Natale da buttare via. lei non viene più.... . Guardo il telefono e penso a lei. vetri appannati son gli occhi miei....
Accoccolati ad ascoltare il mare. quanto tempo siamo stati. senza fiatare.... . Seguire il tuo profilo con un dito. mentre il vento accarezzava piano.
Tu dietro un vetro guardi fuori. Lungo il luccichio dei marciapiedi. E la gente si è dissolta nella sera.... Tua madre altezza media sogni medi. Che sbatte gli occhi da cammello.
E lungo il Tevere che andava lento lento. Noi ci perdemmo dentro il rosso di un tramonto. Fino a gridare i nostri nomi contro il vento. Tu fai sul serio o no....
Avrai sorrisi sul tuo viso come ad agosto grilli e stelle. storie fotografate dentro un album rilegato in pelle. tuoni di aerei supersonici che fanno alzar la testa.